Biografia
Gli studi
Laura Altobelli nasce nel 1974. Pavese di origine, si è affermata dapprima nel panorama nazionale e poi in quello internazionale dopo un articolato percorso artistico che ne ha messo in luce le indiscusse qualità.
Appassionata di arte fin dalla più tenera età, si dedica al disegno e alla tecnica, avvertendo pressante la necessità di esprimersi attraverso la materia pittorica. Approfondire l’utilizzo dei materiali diventa per lei primario per guidare la propria interiorità: nel corso degli anni giovanili pone le basi per lo sviluppo del suo stile personale, anche attraverso una solida determinazione.
Dopo aver conseguito la maturità artistica, ottiene due borse di studio in restauro e tecniche dell’affresco. Successivamente frequenta un corso di specializzazione in Interior Designer e consegue un management in Beni culturali.
Dopo anni di esperienze come Interior Designer per brand di rilievo a Milano, nel 2014 approda a Pavia, città natale, per innovare completamente un mobilificio. Nello show room sono esposte alcune delle sue opere in permanenza, che lasciano trapelare la simbiosi perfetta tra arte e ambiente ricercata dall’artista.
Lo stile
La sua indole estetica si rivela in perfetto equilibrio, lasciando emergere la parte più razionale all’interno della progettazione per bilanciarla attraverso creazioni artistiche cariche di inarrestabile energia.
Già dalle prime sperimentazioni nelle sue opere si rintracciano suggestioni cromatiche oniriche, che evocano viaggi intimi; le sue tele raccolgono stesure programmatiche, quasi una geografia umana dell’emozione.
Il meticoloso lavoro in studio intensifica le possibilità espositive, che si concretizzano in numerose collettive in Italia e all’estero (Francia, Inghilterra), all’interno delle quali Laura Altobelli ottiene prestigiosi riconoscimenti.
La padronanza del disegno, unitamente all’uso sapiente della luce e dei contrasti tonali, rivela l’attento studio del Caravaggio, che la pittrice interiorizza e traspone nei significati in chiave contemporanea, attraverso l’utilizzo della foglia oro e della foglia ramata.
La serie delle Ibridazioni le permette di concentrarsi sul dialogo tra l’estetica rinascimentale e quella odierna, ideando nuove iconografie emozionali.
I progetti
Negli ultimi anni, l’artista si concentra nel portare ai massimi livelli una sorta di informale gestuale, all’interno del quale il segno, la materia e il gesto si fanno protagonisti assoluti. Da qui nascono i suoi lavori più significativi, che la portano a esporre dapprima in Italia, dove partecipa, tra i numerosi eventi, alla Biennale di Milano e successivamente in Francia, dove viene selezionata per il BACS, la Biennale di Arte Contemporanea Sacra, a Mentone.
Già segnalata nel 2020 da Vittorio Sgarbi nell’ambito del progetto “I mille di Sgarbi”, nello stesso anno riceve il prestigioso “Premio della Critica” del Premio Nazionale per le Arti Visive, realizzato a Bologna da Eclipsis Style Project e ArtAlive, che vede il patrocino dell’Unesco. Dal 2021 è presente sul CAM, l’annuario di riferimento per l’arte contemporanea edito da Editoriale Giorgio Mondadori. Si susseguono vari premi e riconoscimenti. Partecipa contestualmente al volume Arte in Cucina – gli artisti incontrano gli chef, pubblicato da Editoriale Giorgio Mondadori I progetti futuri dell’artista prevedono la sua presenza alla Biennale di Venezia e una serie di mostre personali in ambito istituzionale. L’attenzione riservata da un importante comitato critico nei confronti dell’opera “Atmosfera”, ha condotto l’artista a esporre in Brasile, a San Paolo, nella prestigiosa Marcelo Neves art Gallery. Presente tra gli artisti selezionati per il QIAF, il Qatar International Art Festival, l’artista compare inoltre, sul catalogo The Best of dell’arte Contemporanea Italiana.Il canale televisivo SKY, le dedica una puntata ambientata nella sua galleria, nel centro storico di Pavia.
Nell’ambito dell’interior design, l’arte di Laura Altobelli trova una collocazione privilegiata all’interno degli show rooms, grazie all’assoluta sintonia che l’artista riesce a instaurare tra opera e spazi. Lo sviluppo di questa impostazione armonica ha permesso all’artista di ritagliarsi una posizione di prestigio che le ha permesso di portare avanti sinergie con alcune tra le più grandi aziende del settore, permettendole di essere assoluta protagonista al Salone del Mobile e al Fuori Salone di Milano. Numerose le collaborazioni con critici di livello internazionale che l’artista porta avanti. Opere pittoriche dell’artista sono entrate a far parte di prestigiose collezioni pubbliche e private, oltre a essere pubblicate su importanti riviste legate al settore dell’arredamento e dell’arte. Nel 2023 viene presentato il progetto in collaborazione con Smeg al fuorisalone di Milano. 4 opere d’arte di Laura, vestono l’iconico frigorifero Fab28 di Smeg, dando vita a una collezione in serie limitata e numerata dal forte impatto scenico, ricca di fascino e sperimentazione.
Premi e Pubblicazioni
2023 | SKY Gamberorosso
2023 | CAM 59– Editoriale Giorgio Mondadori
2023 | L’arte in Cucina VOL.6- Editoriale Giorgio Mondadori
2023 | Primo Premio “ I Maestri del colore” VE
2022 | Ateneo di Bergamo-U.C.A.I.- Bergamo – Italia
2022 | CAM”58 – Editoriale Giorgio Mondadori
2022 | L’Arte in Cucina- VOL.6 – Editoriale Giorgio Mondadori
2022 | Signa Artis – monografia – Editoriale Giorgio Mondadori
2022 | Biennale di Roma- Museo Domiziano, Piazza Navona
2022 | Premio Sulmona, 49° edizione “ Gaetano Pallozzi”
2022 | L’Arte Contemporanea Italiana – vol. 1
2022 | Primo Premio, Galleria Milanese, Brera, Milano
2021 | L’Arte in Cucina- VOL.5 – Editoriale Giorgio Mondadori
2021 | Premio Vittorio Sgarbi – a cura di Vittorio Sgarbi
2021 | Permanente dell’arte contemporanea italiana – a cura di Jean-Francois-Bachis-Pugliese-Giglio-Mary Rose Florio
2021 | Dante, a cura di Giorgio Gregorio Grasso
2021 | CAM”57 – Editoriale Giorgio Mondadori
2021 | Premio Sulmona, 48° edizione “Gaetano Pallozzi”
2020 | Bologna Concorso Nazionale, a cura di Eclipsis Style Project e Art Alive, assegnazione del Premio della Critica
2020 | I Mille di Sgarbi – a cura di Vittorio Sgarbi
2020 | I Top 200- vol. 1 e 2 – scelti dal critico Antonio Castellana
2021 | Biennale di Milano – Italia
2021 | BACS, Biennale of Sacred Contemporary Art, Mentone – Francia
Mostre in permanenza
Museo “Arte e cibo” di Bologna – Italia – Dott.sa Liana Marabini
Pinacoteca di Teora , Avellino – Italia
Mostre collettive e personali
2024 | Cortona in Arte, Arezzo- Italia
2024 | Biennale di Vigevano, Cstello Sforzesco, PV
2023 | Venezia, Venice Gallery, a cura di Giorgio Gregorio Grasso
2023 | Galleria Cael , Milano – Italia
2023 | Smeg , presentazione FABART, Milano -IT
2023 | Fornace Pasquinucci,Capraia Fiorentina- FI – Italia
2023 | Milano, Galleria Cael – Italia
2022 | Ateneo di Bergamo-U.C.A.I.- Bergamo – Italia
2022 | Premio Firenze – Palazzo Vecchio,Firenze – Italia
2022 | Biennale di Roma – Italia Museo Domiziani, Piazza Navona
2022 | QAIF – Art International Qatar – Doha – Qatar
2022 | Mum Art, Museo Michetti, Fancavilla al Mare – Chieti – Italia
2022 | Premio Sulmona – 49° edizione – Italia
2022 | Galleria Marcello Neves Art, San Paolo – Brasile
2022 | Galleria Milanese, Brera – Milano – Italia
2022 | Palazzo del Broletto, Pavia- Italia
2022 | Arcadia Art Gallery, Milano – Italia
2021 | BACS, Biennale of Sacred Contemporary Art, Mentone – Francia
2021 | Arte Padova – Padova – Italia
2021 | Biennale di Milano – Italia
2021 | Premio Sulmona – 48° edizione – Italia
2020 | Cervia, Magazzini del Sale, a cura di Vittorio Sgarbi – Italia
2021 | Bologna, Galleria Farini – Italia
2021 | Napoli, Villa Bruno – Italia
2021 | Mestre, VE, Galleria D’E.M. – Italia
2021 | Roma, Premio Internazionale Michelangelo – Italia
2021 | Cividale del Friuli, Fondazione Auxilia a cura di Eclipsis Styl Project e Art Alive – Italia
2021 | L’Aquila, L’Aquilart – Italia
2021 | Galleria Lazzaro – La Marguttiana, Forte dei Marmi – Italia
2021 | Francavilla al Mare, Fondazione Michetti – Chieti – Italia
2021 | Galleria Milanese – Brera – Milano
2020 | Bologna, Galleria Dueunodue – Italia
2020 | Alzano Lombardo, Fondazione Mazzoleni – Italia
2020 | Firenze, Galleria Merlino – Italia
2020 | Venezia, Venice Gallery, a cura di Giorgio Gregorio Grasso
2020 | Milano, Galleria Cael – Italia
2019 | Londra, The Crypt Gallery – Regno Uniti
2019 | Cannes, Galleria Cecchin Stretti – Francia
Laura Altobelli e il dono della bellezza
Nel mondo dell’arte vige l’idea che chiunque crei arte ha il diritto di definirsi artista. Ma un bravo artista – e sta qui tutta la differenza – è colui che fa provare a qualcun altro qualcosa di profondo o di inaspettato. Ed è ciò che accade con le opere di Laura Altobelli.
In ogni cosa c’è un po’ di arte, ma chi guarda deve solo scoprire come vederla, perché è spesso nascosta, frammentata, disorganizzata e a volte senza pretese. La sfida è scoprirla, comporla e ordinarla, cioè osservare le cose da un punto di vista diverso. Se è vero che non esiste una formula universale per creare un’opera d’arte, è anche vero che ogni artista deve trovare la propria strada.
È come comporre una canzone o una melodia: le note esistono già e sono sette. La parte più difficile è metterle insieme e trovare un giusto equilibrio tra la musica e il silenzio, tra l’armonia e la melodia, ottenendo delle creazioni con possibilità illimitate e con trasformazioni senza fine, “scrivendo” un favoloso dizionario di forme e colori, nel quale si può modificare e rigenerare l’immagine.
Nelle opere di Laura Altobelli accade tutto questo: le luci e le ombre, la forza e la delicatezza, il vago e il concreto, il corpo e l’anima si danno appuntamento per trasformare le grandi tele in stati d’animo irripetibili.
Non si può passare accanto a un’opera di Laura Altobelli senza fermarsi e rimanere in meditazione: in qualche modo non ci si limita a guardare, ma si penetra nel mondo ineffabile che le pennellate creano, come per fermare il tempo.
Alla recente edizione della BACS (Biennale d’Art Contemporain Sacré), che è la più importante manifestazione del genere sulla Costa Azzurra, Laura ha esposto un’opera straordinaria, che ha inchiodato per giorni centinaia di visitatori nella grande sala dove l’opera era esposta in bella vista: “Il velo blu” ha un innegabile potere magnetico, sprigiona un mistero come solo le grandi opere d’arte sanno fare: perché la grande arte ha un impatto su un vasto spettro di persone.
Un’opera d’arte ha bisogno di connettersi con lo spettatore a un livello emozionale e personale, deve porre domande e allo stesso tempo insegnargli qualcosa che non sapeva o mostrargli qualcosa che non sapeva di sapere. Un’opera d’arte può generare sentimenti contrastanti: felicità, tristezza, rabbia, orgoglio o patriottismo.
Esprime qualcosa e ci collega a quella cosa in un modo in cui le parole non sono necessarie: è una sensazione difficile da descrivere ma che in un certo senso ci fa sentire meno soli. Perché un’opera d’arte si estende oltre la sua cornice e diventa parte di noi.
Liana Marabini
La Luce
La pittura luminescente di Laura Altobelli muove particolari corde interiori che toccano il senso di quel mutevole provvisorio che diviene oggetto di studio e stilema caratteristico nella realizzazione tecnica.
La materia delle Cose è in continua mutazione e la Altobelli – attraverso effetti di evanescenza e frammentazioni cromatiche – ci restituisce questo passaggio del tempo dove gli attimi si susseguono in un percorso senza fine.
E proprio lo studio meticoloso del restauro degli affreschi, affrontato con autentica passione nel suo percorso formativo, si evince da questa pittura che pare sfogliarsi e negare la sua stessa consistenza, richiamando la fragilità intrinseca delle decorazioni antiche, sovente realizzate strato su strato, su cui l’artista deve aver a lungo meditato.
Le opere appaiono così lavorate con metodo ben definito, quasi espoliate del superfluo, per rivelare l’essenza forse animica che sta dietro quella materia in cui si rispecchia il provvisorio quale realtà conclamata della vita terrena.
Non vi sono appigli figurazionali o visioni oniriche in questa indagine particolarissima. Tutto si gioca su un coinvolgimento visivo nella complementarietà di visibile ed invisibile, nel delicatissimo e ammaliante svanire pregno di un’armonia sia cromatica che informale.
La Altobelli padroneggia la sua tecnica e la rende funzionale alle intuizioni del suo sentire. Ma, se la materia pare deflagrarsi come polvere di stelle nell’indistinto, è il prodigio della ricercata luce a trionfare, a tratti ancor più evidenziata dalla foglia oro.
Se è vero che tutto muta e forse scompare nel nulla, non tutto è perduto.
Questa pittura ci riconduce a un pensiero che va oltre le convenzioni razionali riportandoci la certezza di una vera luce, simile a musica dell’etere, che filtra dapprima rara, poi diffusa, accompagnandoci nella pienezza di una contemplazione extrasensoriale che non potremo facilmente dimenticare.
Giancarlo Bonomo